Anche se sovente veniamo associati alla Lega Nord da diverse categorie di persone (dai fascisti-statalisti ai simpatizzanti della sinistra occidentale), non ci stancheremo mai di rimarcare la nostra estraneità a questo partito. Anche se agli occhi di una persona poco documentata la LN possa sembrare un movimento etnonazionalista, essa in verità non lo è mai stata. Già negli anni 80, pur avendo da subito attirato al suo interno persone di diverse sfumature ideologiche, essa nacque come un movimento libertario i cui discorsi economici ricoprivano un primo piano, lasciando ai margini la questione immigratoria insieme a quella etno-linguistica. Uno a questo punto potrebbe controbattere dicendo che la questione economica alla fine è ciò che interessa di più alla massa e che dunque sarebbe l’unico metodo per attirare un numero consistente di gente. Peccato però che in quei casi in cui si fa leva solo ed esclusivamente sulle questioni fiscali, senza una solida e precisa ideologia che non cambi a seconda di come soffia il vento (ricordiamo i dilemma “Padania libera-Federalismo fiscale-Lega Nazionale) non si andrà mai da nessuna parte perchè finirà che ognuno metterà i propri interessi personali al di sopra di quelli della comunità, giungendo in questo modo ad inconcludenze su tutti i fronti ed a conflitti interni.
In questi tempi bui l’etnonazionalismo comunitarista (le cui priorità non escludono affatto le questioni economiche,ma le contestualizzano in un discorso più ampio)rappresenta l’unica giusta ideologia che possa unire i lombardi di buona volontà per l’autodeterminazione, proprio perchè antepone gli interessi della comunità etnica a quella dei singoli e delle lobby foraggiate dall’attuale sistema globalizzato. Il tempo delle divisioni tra i guelfi e i ghibellini, tra i comunisti e i fascisti è finito da un pezzo; oggi la contrapposizione è tra gli autoctoni e gli allogeni e tra i nazionalisti e i mondialisti.
Saluu Lombardia!
Sempre avanti con la LOMBARDIA!